ORDINE AVVOCATI RIMINI
Cari Colleghi,
alcune affermazioni contenute nella lettera di candidatura come delegati al XXXIII Congresso Nazionale Forense degli Avvocati Aldo Grassi e Saverio Bartolomei impongono qualche precisazione.
In merito al richiamo al dato testuale dell’art. 6 del Regolamento Congressuale riguardante i costi del Congresso, si rammenta che il Congresso Nazionale Forense è interamente autofinanziato dai seguenti contributi fissi versati all’Ordine ospitante:
- quote di partecipazione dei singoli Ordini la cui misura è determinata dal numero degli iscritti al 31.12.2015;
- quote di iscrizione dei delegati congressuali;
- quote di iscrizione dei congressisti;
- contributo obbligatorio del Consiglio Nazionale Forense e della Cassa di Previdenza ( art. 6 comma 4 Regolamento Congressuale )
A questi si aggiungono :
- le entrate determinate da eventuali sponsorizzazioni; fra queste alcune rappresentano di fatto contributi fissi, in quanto sempre presenti ad ogni manifestazione Congressuale dell’Avvocatura ( LEXTEL, GIUFFRE, TEAMSYSTEM, SOLE VENTIQUATTRORE ed altri ).
Le quote di iscrizione del Congresso Nazionale di Rimini sono state determinate nella stessa misura ( pari a € 200,00 piu IVA per i delegati e i congressisti, euro 150,00 più IVA per congressisti under 40, euro 250,00 piu IVA per accompagnatori, ) di quelle del Congresso Nazionale Forense di Venezia 2014 al quale hanno partecipato :
165 Ordini Forensi
921 Delegati Congressuali
894 Congressisti semplici
53 congressisti infra trentacinquenni con pagamento di quota ridotta
I conti sono piuttosto semplici..in ogni caso a bilancio del Congresso Nazionale Forense di Venezia l’entrata di sole quote Ordini è stata pari a euro 1.255.000,00= Come sopra detto questo importo va sommato a quello derivante dalle entrate per i contributi dei singoli delegati e dei singoli congressisti oltre che dei relativi accompagnatori.
Al fine di prevenire eventuali ulteriori informazioni incomplete chiariamo che l’avanzo di bilancio non rimarrà nella casse del Consiglio dell’Ordine ospitante ma sarà restituito all’Organismo Unitario dell’Avvocatura per la prosecuzione della attività statutaria dei deliberati congressuali ( art. 6 u.c. Regolamento Congressuale )
Ci auguriamo che gli Avvocati Grassi e Bartolomei non abbiano inteso insinuare che il Consiglio dell’Ordine “ sperperasse” milioni di Euro di cui evidentemente non dispone, anche perché, diversamente, sarebbe stato “ folle” avere progressivamente ridotto, negli ultimi anni, le quote di iscrizione, operazione che mal si concilia con la sola idea di assumersi una simile spesa….
Il Consiglio dell’Ordine, nel rispetto del proprio ruolo istituzionale che riteniamo ne imponga terzietà, e convinti che debba essere il dibattito congressuale a formare opinioni, in occasione della elezione dei Delegati al Congresso Nazionale, non ha mai presentato “ liste di Consiglio”, né sponsorizzato singoli candidati, nemmeno quando fra questi vi fossero componenti dell’Ordine medesimo.
E non lo faremo nemmeno questa volta, nonostante privi della potestà disciplinare che era la funzione che più di ogni altra connotava il ruolo istituzionale e di imparzialità dell’Ordine.
Mi permetto solo una personale riflessione.
L’Avvocatura italiana sta attraversando un momento di importante crisi economica e di ruolo, oltre che di riconoscimento ( esterno, ma forse non solo ….) della propria identità culturale, sempre più spesso messa in discussione nella sua essenza primaria di professione intellettuale e sempre più “ spinta “ verso una pericolosa deriva “ mercatista “.
Per contrastare questa tendenza serve una rappresentanza forte e quanto più possibile unitaria, e soprattutto un progetto politico concreto e lontano dalle logiche del populismo elettorale e della frammentazione interna.
Ma, ancora prima, serve la partecipazione alla vita forense di tutti gli Avvocati.
Vi aspetto quindi numerosi alla assemblea per l’elezione dei Delegati del 20 luglio p.v.
Cordiali saluti e buon lavoro!
Il Presidente
Avv. Giovanna Ollà