F.A.Q.

Q?

A cosa servono questi programmi e queste impostazioni

A.

1 - Sono necessari per la lettura dei files che ci vengono inviati in allegato con le comunicazioni di Cancelleria nella nostra Posta Elettronica Certificata (PEC), come meglio spiegato ai paragrafi ‘Programma per decomprimere file .ZIP, installazione e utilizzo’ e ‘Uso del programma PDF per la lettura di files inviati dalle Cancellerie’.

In questo primo caso abbiamo necessità di installare sul nostro pc un programma che possa decomprimere i files .ZIP (vedi sezione ‘Programma per decomprimere file .ZIP, installazione e utilizzo’) e poi uno che possa leggere i files .PDF (vedi sezione ‘Come installare un programma di lettura e creazione di files PDF sul proprio computer‘). Sarà necessario prima decomprimere il file .ZIP e poi lo si potrà leggere attraverso il programma per i PDF.

2 - Sono necessari per depositare ogni tipo di atto e di allegato tramite il PCT e il Redattore Buste Telematiche che avremo scelto (forniti ad esempio da Giuffrè, Momento Legislativo, Lextel, Lexteam).

In questo secondo caso avremo necessità di usare un programma per creare files .PDF per due ordini di motivi ai quali corrispondono due diverse modalità di uso dei programmi per i PDF e due diverse tipologie di file .pdf:

  1. per creare files .PDF con testo selezionabile ma non modificabile, partendo dal file in formato word, txt o altro che avremo usato per redigere l’atto che intendiamo inviare tramite il nostro Redattore Buste Telematiche alla Cancelleria del Tribunale (c.d. procedimento di ‘conversione’ del file)
  2. per creare files .PDF di tipo immagine (come una fotografia di un dato documento cartaceo).

Per creare i files di cui al punto a) sarà necessario installare sul nostro pc un apposito software di creazione-conversione di files .PDF (vedi sezione ‘Come installare e utilizzare un programma di creazione di files PDF sul proprio computer’), per creare i files di cui al punto b) dovremo utilizzare invece il software che avremo installato insieme allo scanner da noi utilizzato e fornito dal suo produttore (vedi sezione ‘Come impostare correttamente il proprio scanner’).

ATTENZIONE – Il tavolo tecnico sul PCT tra Magistrati del Tribunale di Rimini e Commissione PCT del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rimini ha già individuato in proposito alcune regole tecniche contenute in un Prontuario che di seguito verranno riportate in stralcio nei punti di rispettivo interesse.


Q?

– Uso del programma PDF per inviare atti e documenti informatici nel PCT

A.

Dal Prontuario regole tecniche

Quelli definiti dai regolamento sul PCT come “documenti informatici”, che altro non sono che gli atti processuali prodotti dalle parti, devono essere prodotti mediante conversione nel formato .pdf di un testo privi di immagini e di elementi attivi.

Attenzione dunque a che il testo redatto con la videoscrittura sia privo di macro e non contenga immagini di nessun tipo (neanche le “fincature” dell’usubollo).

Nelle versioni più recenti di Office è possibile ottenere la conversione in .pdf con la funzione “salva con nome”, scegliere l’apposito comando.

Per le versioni precedenti di Office, oppure utilizzando altri sistemi di videoscrittura è possibile ottenere il file .pdf mediante l’installazione di una stampante virtuale (ci sono diverse soluzioni gratuite disponibili in Internet).

Per mezzo di tali applicativi, viene aggiunta una stampante all’elenco dei dispositivi fisici collegati al sistema.

E’ sufficiente selezionare dall’apposito menu a tendina il convertitore e “stampare” creando il file .pdf nella cartella indicata alla successiva richiesta del programma.

 

Il Redattore Buste Telematiche del quale avremo scelto l’utilizzo per l’invio di atti e documenti nel PCT ci chiederà di ‘caricare’ al suo interno alcuni atti e documenti in formato .PDF.

Si tratta dell’atto principale che vogliamo inviare (es. Decreto ingiuntivo telematico o Memoria), oltre che della delega-procura, della nota di iscrizione a ruolo, delle copie di contributo unificato e marca da bollo, e dei documenti  che necessitiamo di allegare all’atto.

Tali atti e documenti vanno caricati e inviati ciascuno con una precisa tipologia di formato PDF.

Infatti, come accennato, esistono due possibilità di creazione di un file .PDF:

la prima, crea un file con testo non modificabile ma che resta possibile selezionare e copiare. Questo formato va utilizzato per l’atto che si invia (ad esempio un d.i. o memoria o altro). Ciò per il semplice motivo che il Giudice avrà bisogno di selezionare e copiare parte di tali documenti al fine di adempiere alla propria funzione (ad esempio per emettere la richiesta ingiunzione);

la seconda, crea invece un file di tipo immagine e quindi un file che è in sostanza come una fotografia di un dato documento cartaceo e va utilizzata per l’invio della delega-procura, della nota di iscrizione a ruolo, del contributo unificato e marca da bollo, oltre che per tutti i documenti che si allegano a corredo dell’atto.

Nel primo caso dovremo usare il programma per la creazione di files .PDF che avremo scaricato e installato secondo le istruzioni di cui al paragrafo ‘Come installare e utilizzare un programma di creazione di files PDF sul proprio computer’.

Nel secondo caso dovremo utilizzare il software che ci è stato fornito dal produttore del nostro scanner e impostare tale software secondo le modalità di cui al paragrafo ‘Come impostare correttamente il proprio scanner’).